Amarone della Valpolicella: un vino intenso
In questo articolo scopriremo l’Amarone della Valpolicella: un vino intenso.
L’Amarone della Valpolicella è un vino rosso da gusto particolare e dalla gradazione alcolica molto forte, che sviluppa attraverso ad uno speciale processo di fermentazione.
Quando parliamo di Valpolicella e di Amarone non, bisogna confondersi con i vini dell’omonima regione, leggeri e freschi.
L’Amarone, al contrario, è un vino potente, e molto aromatico che negli ultimi anni è diventato molto famoso e richiesto anche fuori dal bel paese.
Dal 2010 è una DOCG, ovvero Denominazione di Origine Controllata e Garantita, ovvero il riconoscimento più alto, che assicura la qualità del vino.
Da dove viene l’Amarone?
L’Amarone della Valopicella, proviene dalla Valpolicella, una zona che si estende dall’inizio delle prealpi veronesi e include sette comuni fino al lago di Garda.
In questa zona, il clima è favorevole per la produzione dei tre vitigni tipici veneti, da cui si ottiene l’Amarone, ma la coltivazione di queste uve può essere espressa solo in 19 comuni della regione.
I vitigni ammessi per la produzione di Amarone in proporzioni sono: la Corvina Veronese ovvero l’uva principe che deve essere utilizzata tra il 45 e il 95%.
Queste uve producono un vino rosso intenso, con un basso contenuto di tannino e dal sapore leggermente acido.
L’Amarone, può essere “tagliato” con uva Rondinella in una proporzione che varia dal 5 a un massimo del 30 percento.
Sono ammessi anche altri vitigni a bacca rossa, sempre della provincia di Verona ma fino 15 per cento.
Qual è il gusto dell’Amarone e perchè assaggiarlo?
L’Amarone è un vino longevo con una gradazione alcolica alta ed è caratterizzato da una sottile nota amara, come del resto, suggerisce anche il suo nome.
Ha un colore rosso intenso, ma il sapore è vellutato, pieno e caldo, alla bevuta, l’Amarone, e offre una sapori di prugne, tabacco, chiodi di garofano, frutta secca, spezie e cioccolato fondente.
L’Amarone è un vino particolarmente gradito nella stagione invernale, quando la gradazione alcolica elevata è supportata dal clima più rigido.
La produzione dell’Amarone della Valpolicella
La produzione tradizionale dell’Amarone prevede la raccolta di uve sane, al giusto grado di maturazione.
La particolarità di questi vino è che gli acini raccolti, vengono fatte appassire dopo la vendemmia, in graticci o cassette costruite con doghe di legno che ne assicurano la ventilazione dell’uva.
In questa fase è importante non eccedere all’umidità per evitare l’insorgere di muffe, per questo l’uva per l’Amarone è conservata in posti molto ventilati.
Le stanze ben ventilate mantengono bassi i livelli di umidità.
L’uva, a seguito di questo processo, diventa vera e propria uva passa, ogni cantina ha affinato il suo processo di appassimento dell’uva; per esempio la cantina Masi per il suo Costasera, utilizza la stessa particolare tecnica da generazioni.
L’Amarone grande vino, bassa resa
Dopo il processo che subiscono le uve, che dura circa 100 giorni, l’uva ha perso di resa circa di un terzo.
Il contenuto di zucchero, invece, diventa molto elevato e per questo il suo grado alcolico è così alto.
Un Amarone della Valpolicella matura per almeno due anni prima di essere commercializzato, una Riserva quattro anni, da questo si comprende anche il prezzo elevato.
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