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Piemonte, terra di nebbia, Nebbiolo e Barbaresco

Nebbiolo e Barbaresco

Piemonte, terra di nebbia, Nebbiolo e Barbaresco

Nebbiolo e Barbaresco, dall’uva alla realizzazione del vino.

Il Piemonte è una regione è protetta dalle Alpi e dall’Appennino settentrionale e significa letteralmente regione ai piedi del monte.

Da qui, la Toscana, grande concorrente a livello enogastronomico e molto vicina, anche se la tradizione vinicola delle due regioni, invece, differisce molto.

Qui in Piemonte, a farla da padrona è la zona vinicola delle Langhe , famosa per il suo Barolo e per i suoi paesaggi, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Si è sentito spesso dire che le Langhe sono la borgogna italia, ma in Piemonte non necessita di uve francesi per esprimere al meglio il suo vino, gli è sufficiente la sua uva quella proveniente dalle viti di Nebbiolo, che dona due grandi prodotti come il Barolo e il Barbaresco.

La zona vinicola del Barbaresco

Le zone vinicole del piemonte sono quattro: “Piemonte L’Astigiano”, “Piemonte Le Langhe”, “Piemonte Il Monferrato” e “Piemonte Il Nord”.

Ovviamente, la zona più conosciuta al mondo sono le Langhe, vicino alla città di Alba.

Qui nasce il Barolo, frutto come il Barbaresco, della spremiture di uve Nebbiolo, mentre quest’ultimo viene prodotto a poco più di 20 km da Barolo, del Barbaresco, appunto.

Barbaresco: stessa uva maturazione differente

Il Barbaresco viene spesso citato insieme al Barolo, come se fossero vini gemelli, e anche se certamente questi due vini della “Denominazione di Origine Controllata e Garantita” sono prodotti al 100% da uve Nebbiolo, la differenza resta marcata.

Come già detto, intanto, il paese di Barbaresco, dista a 20 chilometri da Barolo, il paese dell’omonimo vino.

Anche se la distanza sembra breve, però il terroir già cambia significativamente.

Le uve nebbiolo usate per il barolo, per esempio, subiscono un clima meno caldo, quindi vengono anche raccolte più tardi, rispetto a quelle usate per il Barbaresco.

Questo determina vini con tannini differenti e anche gradazioni alcoliche differenti.

Nebbiolo e Barbaresco – Conservazione e invecchiamento

Il Barbaresco DOCG, rispetto al Barolo, è un vino che può essere consumato più giovane, proprio perché i tannini sono meno forti, ma secondo il disciplinare deve comunque maturare per almeno 26 mesi, di cui nove dei quali in botti di legno.

Un Barbaresco Riserva invece, deve aspettare ben 50 mesi di maturazione per essere commercializzato.

Il Barbaresco è un vino profumato, dai sapori ricchi e complessi.

Presenta ottima acidità e quindi freschezza e delizia il palato con i suoi sapori di frutti rossi, more e ciliegie.

Come abbiamo sottolineato, il barbaresco ha comunque bisogno di un buon periodo di invecchiamento, perché solo così è in grado di sviluppare tutto il suo potenziale.

I grandi Barbaresco sono raffinati ed eleganza, e denotano un grande equilibrio con i loro tannini vellutati e la corposità tipica di un vino rosso intenso e importante.

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