La cantina Altesino sorge tra le colline orientali a nord-est di Montalcino e prende il suo nome da Palazzo Altesi, l’antico edificio che domina la tenuta, costruito a metà del XV secolo dalla nobile famiglia Toscana Tricerchi.
Fondata oltre quarant’anni fa da un imprenditore milanese lungimirante, dal 2002 la cantina è di proprietà della famiglia Gnudi Angelini che, con la collaborazione di con Paolo Caciorgna per il settore tecnico e produttivo, gestisce ogni coltura con entusiasmo, passione ed abilità.

Innovazione, cura e qualità sono le parole d’ordine che contraddistinguono l’Altesino sin dal 1975, anno in cui questo introdusse importanti novità, come il concetto di “cru” con il quale si produce il Brunello di Montalcino Montosoli o le prime sperimentazioni in barrique con Gioacchino Nannoni che portarono alla realizzazione della prima grappa in fattoria.

Vinificazione, affinamento ed imbottigliamento avvengono per la maggior parte in moderne e funzionali strutture, costruite secondo i principi dell’architettura sostenibile sfruttando il dislivello naturale presente a ridosso dei vigneti. Il Brunello Montosoli, invece, rimane l’unico vino ad eseguire il suo affinamento all’interno della cantina storica presente nel quattrocentesco Palazzo Altesi.

Le vigne di Altesino si estendono per 50 ettari e sono dislocati in sei differenti parcelle (Altesino, Macina, Cerbaia, Montosoli, Pianezzine e Velona), ognuna con terreni, altitudini ed esposizioni differenti, così da garantire l’alto standard qualitativo di ogni produzione a prescindere dall’andamento stagionale.

La produzione è per la maggior parte a Sangiovese ma vengono coltivati anche Cabernet Sauvignon, Merlot, Malvasia, Vermentino, Trebbiano, Chardonnay ed il Viognier, con i quali si producono: Brunello, Rosso di Montalcino, Palazzo Altesi, Alte dìAltesi, Rosso si Altesino, Vin Santo, Bianco di Altesino.

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